Comprare casa: ecco il test da fare a un immobile prima di potersi “innamorare”

Molto spesso si rassicurano le persone in cerca del loro partner ideale con una frase che oramai è un grande classico: “l’amore arriva quando meno te lo aspetti”. Forse non vi sembrerà una similitudine assurda, ma la stessa cosa vale per chi sta cercando la casa dei propri sogni. Infatti, spesso e volentieri, dopo mesi di estenuanti ricerche, proprio quando ci si sta per arrendere, capita di trovarsi davanti al nostro immobile ideale.
Detto questo, non ce la sentiamo di consigliarvi in ambito sentimentale. Per quello vi auguriamo di avere una persona cara che sappia farvi vedere le cose da un diverso punto di vista.
Siamo sicuri, invece, di potervi essere utili quando si tratta del vostro prossimo investimento immobiliare. È proprio per questo motivo che abbiamo creato il test da fare all’immobile su cui avete messo gli occhi, prima (preferibilmente) d’innamorarvi.
Chi è il proprietario dell’immobile?
Non è una domanda posta per una semplice questione di curiosità, ma per una ragione assai più pratica. Se la casa ha più di un intestatario, il vostro interlocutore potrebbe essere in disaccordo con gli altri intestatari e voi potreste perdere tempo e denaro. Assicuratevi che la casa abbia un solo intestatario, o che tutti gli intestatari siano d’accordo riguardo la vendita.
Ci sono mutui non ancora estinti?
È fondamentale conoscere gli aspetti finanziari legati alla vostra prossima casa. Se ci sono mutui non ancora estinti, sarete costretti ad accollarveli o a estinguerli. Se avete deciso di optare per l’estinzione, al momento dell’acquisto dovrete pagare separatamente le rate residue del mutuo acceso dal primo proprietario e il rimanente della cifra relativa all’acquisto.
Gli impianti sono a norma?
Ora cerchiamo di andare letteralmente in profondità: a una prima occhiata l’immobile che avete trovato può sembrarvi perfetto, ma è di cruciale importanza verificare che gl’impianti siano a norma. Come? Per gli impianti realizzati dopo il 2008 potrete richiedere una certificazione di conformità, per quelli precedenti il certificato di rispondenza.
Il venditore possiede tutta la documentazione necessaria alla vendita?
Partiamo dal documento senza il quale non è nemmeno possibile pubblicare un annuncio, l’APE, l’attestazione di prestazione energetica, che segnala la classe energetica dell’immobile.
A questo punto parliamo del documento più importante (e anche più complicato da redigere): l’atto di compravendita. L’atto di compravendita deve prevedere necessariamente:
- i dati catastali così come riportati al Catasto;
- la menzione dell’avvenuto deposito della planimetria presso il Catasto la perfetta corrispondenza tra l’intestazione catastale e le risultanze nei Registri Immobiliari;
- la dichiarazione resa dal venditore sulla conformità dei dati catastali e della planimetria allo stato di fatto (in alternativa l’attestazione di conformità può essere rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale, di solito il geometra) pena la nullità dell’atto.
Poi c’è il certificato di agibilità, un documento rilasciato dal comune che attesta il rispetto degli standard igienico-sanitari e di sicurezza dell’immobile, anche se questo documento è necessario solo per le proprietà costruite dopo il 30 giugno 2003.
Sì, i documenti necessari sono molti e qui sono riportati solo i documenti più importanti. Per concludere la vendita ne occorrono anche altri!
Il precedente proprietario ha pagato tutte le spese condominiali?
Un altro importante aspetto di cui tenere conto quando si sta valutando l’acquisto di un nuovo immobile: se ci sono ancora delle spese condominiali da saldare, con il passaggio di proprietà dell’immobile, queste potrebbero ricadere su di voi per un massimo di due anni di arretrati. Non è detto che non siate disposti a sostenere la spesa, ma è fondamentale accertare quali siano le spese collaterali relative all’acquisto in modo da evitare spiacevoli sorprese una volta conclusa la vendita.
Sono previsti interventi di manutenzione straordinaria?
Anche questo aspetto concorre a definire la vostra spesa reale relativamente all’acquisto di un immobile, dato che questo genere d’interventi ha spesso costi molto sostanziosi.
Quanto costa la rata del mutuo?
Avete trovato la casa dei vostri sogni ma vi occorre un mutuo per poterla avere? Allora vi ricordiamo che è sempre consigliabile che il totale dei debiti (comprendendo, quindi, anche quelli che riguardano le rate dell’auto o i prestiti personali) non superi il 30% del reddito mensile dei titolari del mutuo.
E la caparra?
La caparra viene generalmente calcolata intorno al 10% del prezzo dell’immobile. Si tratta di una cifra rilevante, da considerare tra le prime spese relative alla casa che vorreste comprare. Un’altra cosa da tenere a mente è che potreste perderla ritirandovi dalla trattativa. Per eliminare ogni dubbio, chiariamo che la caparra si distingue dall’acconto per una questione di ufficialità: la caparra confirmatoria tutela entrambe le parti e, in caso di ritiro dell’acquirente, il proprietario dell’immobile può trattenerla. Viceversa, se il venditore con cui siete in contatto dovesse ritirarsi o optare per un’altra proposta, potrete vedervi restituito un importo doppio rispetto a quello che avete versato.
Ottimo, avete concluso il test. Speriamo davvero che vi sia stato utile. Se alcune delle risposte che avete ottenuto vi preoccupano, non arrendetevi. Piuttosto chiedete chiarimenti al proprietario, alla vostra banca o a un esperto, oppure continuate a cercare.Se invece avete ottenuto delle risposte positive per tutti i quesiti che avete trovato in questo articolo, allora quello che avete adocchiato è decisamente l’immobile che fa per voi!